passo dopo passo...

passo dopo passo...
... tu con me... io con te...

chi segue i miei passi...

giovedì 29 dicembre 2016

una splendida freddissima giornata di sole


cosa ho imparato oggi ?

1) che se vuoi bene a qualcuno puoi anche essere la persona più cafona, maleducata, egoista, stronza del mondo : Se questo qualcuno sta male, soffri. Se poi muore, ti annienta.

2) se ci passi in prima persona, tremi.

3) che c'è una pesantezza fisica, veramente fisica da " mi spacco la schiena"; e poi c'è la pesantezza emozionale. Non emotiva, proprio emozionale. E mi chiedo come faccio a reggerla. Poi alzo lo sguardo e trovo le mie colleghe e la mia caposala po', vicino a me. E allora io rimango po', vicino a loro.

4) che un cappuccino con cioccolato e cannella non ti risolve la vita ma mi aiuta. Oggi, che non so come dare forza ai miei amici. Oggi che non so come consolare mio marito, mia roccia. Oggi che forse dovrei cominciare a preparare i miei figli. Oggi che mi sto prendendo ancora un po' di tempo. E che nonostante tutto mi continuo a ripetere che oggi e' una splendida freddissima giornata di sole.

5) chiedere non costa niente. Allora oggi chiedo. Non per me. Per i miei amici. Loro ci credono. E per mio marito e i miei figli. Così io chiedo. Chiedo coraggio. Chiedo serenità. Chiedo forza. E chiedo a voi di chiedere con me.

domenica 12 giugno 2016

.
 Quattro giorni.


solo quattro giorni, a cavallo tra un turno di mattina e un rientro di pomeriggio.
Aggiungi didascalia
 quattro giorni, bagaglio leggero, ombrelli a portata di mano, Maia e Penny affidate ad una amica di famiglia
 e poi si va, tre ore di viaggio, l'ultima circondati dal mare, blu
 ogni caletta una spiaggia diversa, ogni giorno un sole diverso ma la notte piove, eccome se piove
 le giornate sono calde e non puoi fare altro che leggere, prendere il sole, gustare una cucina che a casa ha un sapore diverso
 stare su un'isola anche solo per qualche giorno, osservi la gente del luogo, sembra si conoscano tutti, come fossero un'unica grande famiglia
m
 ma il dubbio ti viene... Possibile ?
 insomma sembra tutto li' per te e per i tuoi momenti di vacanza fantastica
s
 e allora ti rendi conto che la tua vacanza non è altro che una breve pausa dalla tua routine quotidiana
 e così ,eccola la voglia di tornare a casa ; proprio così una gran voglia di tornarmene a casa mia dove tutto è disordine, dove per andare al mare mi ci vogliono 30 minuti, dove devo fare la spesa per poter mangiare e dove se non faccio le lavatrici non ho abiti puliti, dove h 24 ho un lavoro che mi aspetta... E dove tanto altro rende ogni mia giornata unica
8 - 11 giugno 2016,
isola del Giglio , breve vacanza che mi ha riportato a casa

venerdì 20 maggio 2016

25 agosto 2011 ... 20 maggio 2016


quasi cinque anni fa, trasferiti nella nuova casa da appena venti giorni, scrivevo...

"25 agosto 2011; aspetto Gianc che rientri dal lavoro, sul balcone, nella poltrona con la birra sul tavolino.
La nostra vicina contessa annaffia il suo giardino e parla con unaltra donna. Nella casa gialla, sul balcone del penultimo piano una famiglia cena facendo il barbeque. I bambini dai miei. Nel giorno dello smonto-notte tutto sembra sospeso. Tutto rallentato. Si sta bene qui. E sto bene io.
Chissa' se a Gianc andrà di cenare al lago ...
Molto lentamente casa sta prendendo le nostre sembianze. E noi ci stiamo abituando a lei.
Le scale non mi piacevano proprio eppure ora sono il mio angoletto preferito: lì, il secondo gradino con due cuscini dietro appoggiando le spalle al muro... e qui, fuori, sotto lo sguardo di chi vuole essere indiscreto. Anche a Maia piace stare qui, c'è molto da osservare e ascoltare...
ps: la vicina contessa sta solo chiacchierando: è il suo tuttofare che sta annaffiando."

E oggi, 20 maggio di cinque anni dopo, mi è capitato tra le mani questo foglietto. Il resto è venuto da se', così oggi scrivo...

20 maggio 2016. Aspetto che arrivino le 16.00 per andare a riprendere Scricciolo a scuola. Ultimi giorni di un ciclo, la scuola elementare. Sono sul divano con accanto Cucciolo che, tornato a piedi dalla sua di scuola, si sta prendendo la sua pausa. Prima media per lui questo anno. Ultimi giorni di scuola anche per lui.
La nostra vicina contessa ( di soprannome non di fatto ) ormai è venuta a mancare da diversi mesi. La sua casa è vuota. Silenziosa. Attende.
Nella casa gialla c'è ancora la stessa famiglia che continua a fare il barbeque. Con il tempo siamo diventati amici. Anzi direi che lei è tra le mie amiche più care. I nostri ragazzi stanno costruendo giorno dopo giorno la loro amicizia. E i papà fanno i papà...
Oggi sono in malattia con la schiena bloccata. Doversi fermare ti aiuta a rallentare. E quando rallento mi ricordo di quanto si sta bene qui.  Molto lentamente la casa ha preso le nostre sembianze, disordine compreso. In continua crescita ed evoluzione noi, cambia spesso anche lei. Ora le scale che non mi piacevano e che poi sono diventate il mio angoletto preferito, proprio lì, quel secondo gradino con i cuscini, sono diventate l'angolo preferito dei ragazzi. Bambini non lo sono più.
Lì fuori invece sotto lo sguardo di chi vuole essere indiscreto rimane la mia sedia con il tavolino. Al mattino ci faccio colazione, magari avvolta in una coperta perché fa ancora freddino. Anche Maia continua a farmi compagnia insieme a Penny , la nostra cucciolotta ormai da due anni.
In questo periodo abbiamo le rondini, tornate al loro nido sotto al nostro tetto. Oggi c'è sole, vento e , come cinque anni  fa c'è tanto da osservare e ascoltare.

giovedì 29 agosto 2013

Educare alla vita, Swami Kriyananda

Queste le regole delle Living Wisdom School, basate sui principi di "Educare alla vita"
 
Divertiti
 
Pratica la gentilezza
 
Scegli la felicità
 
Sii un amico amorevole
 
Ridi spesso
 
Continua ad imparare per tutta la vita
 
Abbi fiducia in te stesso
 
Usa la tua volontà per creare una buona energia
 
Trova la gioia dentro di te
 
:)
 

giovedì 15 novembre 2012

Piccolo Essere Umano Onnivoro

E' vero, noi esseri umani siamo animali onnivori.
Ed è proprio per questo che possiamo scegliere.
Scegliamo se proviamo.
Mio figlio di otto anni rifiuta di mangiare il pesce e il miele. Dice che, amando il mare e i pesci, non se li può mangiare; il miele poi serve agli orsi e non vuole rubarlo alle api. Chi conosce Ale sa che è molto determinato (= testardo) riguardo le sue scelte. Indossa calzini spaiati e magliette al contrario per posizione presa a quando aveva tre anni. Potenzialmente ecosostenibilevegano assaggia di tutto e preferisce da sempre legumi e patate alla carne e al pesce che riesco a fargli mangiare. Adora la marmellata, non ne vuole sapere del latte o del cioccolato (eccezione per la nutella). E' stato il primo in famiglia a proporre la raccolta differenziata e tre anni fa mi ha fatto un megacazziatone per i detersivi :" Ma tu lo sai che inquinano il mare e uccidono i pesci?"
Quando poco più di un mese fa ho spiegato ai bambini che avevo deciso di non mangiare carne o pesce per un po' di tempo, Ale mi ha chiesto "E perchè? Tu adori bistecche e pesce!". Gli ho spiegato che volevo provare a scegliere, sperimentare altre sapori. Ho evitato di descrivere situazioni di animali mortiammazzati, allevamenti intensivi e tutte le altre motivazioni (o fissazioni/paranoie/modedelmomento a parere di qualcuno che conosco)che mi hanno spinta a intraprendere questo viaggio. "Posso farlo anch'io?". Bella domanda. " Sai Ale vorrei prima capire come riuscire a fare bene io. Sicuramente puoi assaggiare tutte le nuove cose che prepareremo da mangiare e dire cosa ne pensi. Poi vedremo." Non mi ha chiesto altro. Assaggia con me e poi dice "questo mi piace", "questo mi piace solo un pochetto", "questo te lo lascio, non mi piace tanto", "questo fa proprio schifo...".
E' questo il bello. Prima prova, poi decide.
E lui, piccolo essere umano onnivoro, ha solo otto anni.


sabato 11 agosto 2012

La prime dieci righe : MPA

Italia o "Parla come mangi" otrentasei capitoli sulla ricerca del piacere.
Vorrei che Giovanni mi baciasse. Ah, ma è un'idea pessima per molte ragioni. Tanto per cominciare, Giovanni ha dieci anni meno di me e - come quasi tutti i ragazzi italiani - vive ancora con sua madre.Basta questo a renderlo uno spasimante improbabile per me, che sono un'americana con una professione, ho trentaquattro anni e sono appena uscita da un matrimonio fallito e da un divorzio devastante e interminabile, a cui ha fatto immediatamente seguito un'appassionata storia d'amore finita malissimo.Dopo tante disavventure mi sento triste, fragile, vecchia di settemila anni. Per una pura questione di principio non infliggerei mai la sofferente, consunta e decrepita me stessa all'incantevole, immacolato Giovanni, senza contere che sono arrivata all'età in cui una donna comincia a domandarsi se il modo più saggio di consolarsi della perdita di un bel giovane dagli occhi neri sia davvero quello di invitarne immediatamente un altro nel proprio letto.

da "Mangia Prega Ama"
di Elizabeth Gilbert

martedì 14 febbraio 2012

giveway di "Le prime dieci righe"





" E' verità universalmente riconosciuta che un ricco scapolo debba sentire il bisogno di ammogliarsi.Per quanto poco si conoscano i sentimenti e le intenzioni di quest'uomo, fin dal suo primo apparire nelle vicinanze, questa verità si trova così radicata nelle teste delle famiglie circostanti che egli viene subito considerato legittimaproprietà dell'una o dell'altra delle loro figliuole.- Mio caro Bennet - gli disse un giorno la moglie - hai sentito che Netherfield Park è stato finalmente affittato ? "


Le prime dieci righe di "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen
edito nel 1981 dall' Arnoldo Mondadori Editore

Un regalo per il mio decimo compleanno e dopo quasi trent'anni ogni volta che lo rileggo è magia.

Grazie all'iniziativa di www. le prime diecirighe. blogspot.com

venerdì 10 febbraio 2012

Fuori nevica, l'aria è pulita.

Sono state settimane strane. L'anno nuovo è cominciato accompagnato da eventi spiacevoli e tristi. Non solo questo, è vero. Tante situazioni sono state affrontate, superate; altre hanno lasciato il segno e continuo a leccarmi le ferite. A chi mi chiedeva "come va?" spesso ho risposto sorridendo, "tutto ok, sono solo un po' stanca...". E ci credevo anche io. Dopotutto era così, no? Ci sono state risate, nuove amicizie, complicità. Questo lo sentivo e lo avverto anche ora. Grata di tutto ciò, ho lasciato che le lacrime scorressero quando avevavo voglia di uscire, fiduciosa che era solo questione di un momento di tristezza passeggera. Nervosa, ok, lo ammetto; ma nonostante tutto grata. Poco importa quella sensazione di perdita, poco importa quella sensazione di impotenza. Poco importa quella sensazione di rabbia. Gridavo senza voce. Non sopportavo le lamentele di nessuno, le stupidaggini mi irritavano al punto da diventare maleducata. E non so nemmeno perchè scrivo al passato visto che ancora è così. Poi l'influenza formato famiglia, contemporaneamente alla neve, mi ha fermata. Un'influenza strana, pochissima febbre, dolori muscolari e spossatezza ad intermittenza e una forza da leonessa tra una crisi e l'altra. I bambini rientrano a scuola e io al lavoro. Almeno ci provo a rientrare al lavoro. Morale della favola ieri sera vado dalla dottoressa, la aggiorno sull'andamento degli ultimi 10 giorni e le confido di aver paura di rivivere l'esperienza di qualche anno fa (depressione e attacchi di panico).
" Sa, dottoressa, sono stata a casa tanti giorni ma alla fine mi sentivo veramente bene. Poi ieri mattina mi sono svegliata per andare al lavoro e non riuscivo a stare in piedi. Ho svegliato mio marito ma è stato veramente..."
" E sei rimasta casa?"
"No, mi sono fatta forza, comunque ci sono andata, sono arrivata un po' in ritardo ma ce l'ho fatta... Solo che in reparto è stato un disastro. Ho vomitato due volte, ad un certo punto non riuscivo più a tare in piedi. E' stato terribile. Ma fino all'altro ieri sera STAVO BENISSIMO..." "Ok, allora procediamo così: ti fai un bel torace per escludere che sia polmonite..." "...polmonite? "
"...se il torace è pulito andremo avanti in un'altra direzione..."
"... aspetti, ho un forte ritardo, che per me è normale, non le ho mai molto regolari..."
"Hai già fatto un test?"
"sulle urine, negativo, ma lo era anche di Alessandro..."
" Bene. Allora prima di fare la lastra mi fai il test su sangue e ti metti a riposo, ok ?"
" Ma non è che si stia riaffacciando..."
" la depressione? Forse o forse è un po' tutto ma facciamo un passo per volta. Noi ci manteniamo in contatto, mi tieni aggiornata e cerchiamo di capire quello che sta succedendo. Non ti preoccupare. Sicuramente è una bella forma influenzale a cui non hai voluto dare troppo retta ma visto come stanno le cose, meglio esserne sicuri
."
Un sorriso e uno sguardo premurosi hanno accompagnato questa conversazione ( più o meno queste sono state le parole dette) per tutto il tempo. Sono uscita da quello studio sollevata. E serenamente ho raccontato tutto a Gianc. Terrorizzandolo, poverino. Parole come polmonite e gravidanza non se le aspettava. Amore mio, sono da escludere per precauzione o eccesso di zelo, non ha detto che aspettiamo un bambino e che ho la polmonite! Così stamattina ho fatto le beta su sangue e, vista la neve che ha ricominciato a scendere, per problemi tecnici del laboratorio avrò la risposta solo giovedì. Al momento sono sdraiata sul divano, la coperta addosso, i bambini che giocano con papino, Maia che viene a reclamare la pappa. Fuori nevica e l'aria è pulita. Io mi sento bene. Non penso di essere in dolce attesa, mi rendo conto di desiderarlo, in parte. Mi piace l'idea. Per ora aspettiamo. Poi vedremo.


martedì 27 dicembre 2011

Buon Natale!

BUON

NATALE

A

TUTTI

!!!

Gabbi

martedì 22 novembre 2011

Stamattina, in ordine sparso, ho pregato

Stamattina ho preparato un ciambellone, merenda per i prossimi due giorni insieme alla frutta.
Stamattina ho predisposto le cosce di pollo con le patate in una teglia che ora sta cuocendo nel forno e che mangeremo stasera a cena.
Stamattina ho prepararto il brodo vegetale in cui ho cotto gli spaghetti, il sugo con cui li ho conditi, pranzo per me e Scriccioloscarlattinoso.
Stamattina ho passato la scopa in cucina, in soggiorno, in bagno, nel pianerottolo, nelle camere, nell'altro bagno, nelle scale: niente amica aspirapolvere se la corrente salta...
Stamattina ho preparato la colazione per tutti, la merenda per scuola per Cucciolo, la merenda per Scriccioloscalattinoso.
Stamattina ho stirato al volo una camicia a Giancsempredicorsaperchèsialzadieciminutidopochelasvegliasuona.
Stamattina ho accompagnato Cucciolo al prescuola, lasciato un messaggio per le maestre di Scriccioloscarlattinoso che fiducioso mi ha aspettato in macchina.
Stamattina ho canticchiato al divertitoScriccioloscarlattinoso "la bella tartaruga" e "Jhonnybassotto" mentre sbirciavo tra i vostri blog.
Stamattina ho organizzato quattro lavatrici di bucato che avvierò nel pomeriggio se la corrente smetterà di andare e venire.
Stamattinaho avviato la lavastoviglie e continuato a lavare i piatti a mano mano mano che li sporcavo.
Stamattina non ho mai strillato a nessuno.
Stamattina ho sorriso spesso.
Stamattina mi sono concessa una pausa caffè durante la visione di uno dei miei programmi preferiti (a chi interessa: Scrubs!) mentre Scriccioloscarlattinoso rideva insieme a me dei momenti assurdi di quel programma.
Stamattina mi sono svegliata alle 6:45, reduce da un incubo.
Stamattina ho acceso la stufa.
Stamattina ho rifatto i letti, arieggiato casa, riordinato il soggiorno.
Stamattina. Stamattina tutto mi sembrava un miracolo. Anche la scarlattina di Scricciolo.
E se è vero che ogni attimo vissuto pienamente è come una preghiera, io, stamattina, in ordine sparso, ho pregato.

giovedì 6 ottobre 2011

perchè è più bello così stasera

I lavori di ristrutturazione vanno avanti. Così dìcono... Anche gli scatoloni da sistemare sono diminuiti. O semplicemente qualcuno li ha spostati dal patio? A parte gli scherzi, le cose procedono fin troppo bene considerando i vari imprevisti che si stanno presentando. Siamo ancora senza citofono e senza tv, senza cappa e mensole in cucina, con i bagni montati a metà ma ci sentiamo a casa. La scuola iniziata, scuola pubblica, piccola, solo due sezioni a tempo pieno, dove spesso sono i genitori a ridipingersi le pareti, dove la maestra è maestra in una classe e mamma in un'altra. Posso salutare i miei bambini dalle finestre che affacciano nel cortile. "Bambini, vi piace la nuova scuola?" "Sì, mamma, e pure i nuovi amichetti... ma lo sai che lunedì forse faremo il vino in classe? Io lo vorrò fare rosso perchè mi piace il colore... " "Io ho due migliori amici: Diego e Ludovico, come era con Gabriele alla scuola di prima... no, ancora non ho amici femmina, gioco solo con i maschi..." " Io invece ho anche tre nuove amiche: Ginevra è tanto simpatica ma no come Elisa (la sua fidanzata) e poi ci sono loro due che quando io disegno alla lavagna loro colorano i miei disegni...ma non mi ricordo bene i nomi, ne sto imparando tanti, lo sai che siamo venticinque?"... Ora, non è tanto quello che dicono a farmi sorridere (e una vocina dentro di me dice meno male) ma è il modo, lo sguardo, l'entusiasmo. Il viso sporco di terra perchè avevamo appena finito di fare giardinaggio, le mani con un pezzo di crostata, le crocchette di pollo nel microonde, il pane nel tostapane, le candele al posto della luce perchè "è più bello così stasera", Maia a far le fusa con la speranza di rimediare qualcosa oltre la sua pappa... Momenti, spero ricordi indelebili soprattutto per loro, piccoli rituali eccezionali da custodire. E' veramente poco il tempo trascorso insieme. Attenzione indivisa oltre che condivisa. Poi l'ora di andare a letto, un libro, la luce della scrivania, un abbraccio, la buonanotte. Credo si siano addormentati nell'arco di pochi minuti, non li ho proprio sentiti nemmeno chiacchierare come fanno di solito. Anche oggi è andata. Senza tv, senza citofono, con i bagni da montare, la cucina incompleta, gli scatoloni chissà dove, secchi di cemento e vernice sparsi per il giardino incolto, pareti spoglie, e noi, a casa. 'notte! Gabbi!

sabato 3 settembre 2011

Post sconfusionato ma il bicchiere è pieno.




Premessa: un post sconfusionato, lo so, più uno sfogo per non impazzire. Metaforicamente parlando. Perchè nonostante tutto mi sembra di portare sempre gli occhiali rosa... Fine premessa.


Cosa più mi manca in questi giorni? Il "pisolino all'occorrenza" sul divano mentre la tv è accesa. Ci siamo trasferiti nella nuova casa il 5 di agosto e da allora viviamo senza tv. L'elettricista/antennista verrà a risolvere i problemi verso metà mese e nel frattempo noi abbiamo avuto così tanto da fare che il tempo è volato. Io e Gianc abbiamo continuato a lavorare incastrando i vari professionisti tra i nostri momenti liberi. L'idraulico ormai conosce i miei turni meglio di me. Il pittore aveva proprio le chiavi di casa e tornerà a metà ottobre per rifare la facciata esterna. La cucina è stata montata a metà per dei pezzi sbagliati ma la possiamo utilizzare abbastanza. L'acqua calda c'è solo in un bagno grazie a mio padre che ci ha procurato un piccolo scaldabagno. Abbiamo montato le tende alle finestre, la nostra gatta difende il suo territorio egregiamente, abbiamo cominciato a dipingere la ringhiera del balcone. Abbiamo ancora una ventina di scatoloni da sistemare ma dentro non c'è niente di così urgente, per ora. I bambini si stanno ambientando. Giocano, urlano, bisticciano tra loro. Cose da fratelli insomma. Abbiamo scoperto che c'è una specie animale che ama la nostra casa: lo scorpione. Non letale, così pare, ma sempre scorpione. Fin'ora ne abbiamo trovati tre. E uno scarabeo. Nella testa si intrecciano migliaia di frasi contemporaneamente: "i grembiuli da comprare", "prepara il fentanest per la C", "che turno fai domani? Come notte, non dovevi fare pomeriggio?" "Ventila! 0,2 di adrenalina!" "ma i divani tua madre ce li regala? Lei come farà" "sì, vado io a preparare le parenterali, sì , pure le diete" " Alessandro smetti di fare i dispetti a Valerio" " Valerio questo è il pranzo e non avrai altro fino a merenda" " Hai sentito quando vengono a montarci il resto della cucina? Dovevavno venire la settimana scorsa" "Gianc, quando potremo usare il pc?" "Gabbi, dove hai messo la ciotola di vetro?" "mamma mi accompagni su che ho paura del buio?" " Il transcutaneo non funziona, provalo e dimmi cosa non va" "signora buon giorno, come va? E' un po' che non lavedo! Sì sto lavorando molto, sa' ,i turni" " la spesa, il cambio di residenza, l'igresso" "no è un 23 settimane, trigemellare" "noi li chiamavamo al telefono per dire loro di venire che il piccolo stava male e loro non rispondevano perchè stavano al funerale degli altri due" Impassibile in apparenza dentro di me sto per crollare. Sono stanca. Manca solo un turno di notte e poi finalmente andrò in ferie anche io. Eppure, nonstante lo stress, sto bene. Sono solo stanca. E mi manca tantissimo appisolarmi sul divano. C'è sempre qualcosa da fare. Anche ora. Sono le 2:30 di notte e sto facendo avanti e indietro per cercare di consolare due "mostriciattoli" che nelle loro incubatrici si disperano. Ancora una notte e poi parte dello stress si ridimensionerà. POI finalmente solo i miei tesori e la mia nuova casa per le prossime tre, dico tre settimane. Buonanotte a voi .

lunedì 11 luglio 2011

prima di iniziare i lavori...


...

solo qualche foto

di come era

prima di iniziare

i lavori di ristrutturazione

...


























Gabbi

venerdì 8 luglio 2011

ventiquattrosettimaneincubatriceB

Non mi ero resa conto di quanto la mattinata fosse stata emotivamente pesante. Ho male ai piedi, alle spalle, alla testa. Sdraiata sul letto, i bambini già docciati che si rilassano con un cartone, Gianc che spero stia sulla via di casa, Maia sdraiata sotto l'albero di limoni a farla da padrona in giardino... La giornata è stata calda. La sveglia è suonata alle 4:45. Le colleghe al lavoro erano quelle "giuste", anche l'emergenza è andata bene... ma ho tremato ogni volta mi sono avvicinata allo scricciolo nell'incubatrice B. E non era per il respiratore... quel cucciolo l'ho alzato con una mano perchè ieri quando è nato era solo di 24 settimane di età gestazionale. E vi assicuro che tenere tra le mani un esserino così fa un certo effetto. Evidentemente ero molto più coinvolta di quanto me ne rendessi conto. Ancora troppo. Almeno il mal di testa è passato.

Gabbi.

mercoledì 22 giugno 2011

i nidi di rondine sotto al tetto, le ortensie e i lillà tra le erbacce

Entro le prossime tre settimane rogiteremo per la nostra nuova casa. Oggi pomeriggio abbiamo ufficialmente venduto la nostra casetta. Per i primi di agosto dovremmo riuscire a traslocare. Nonostante tutto stia proseguendo per il verso giusto provo un senso di perdita e quasi un senso di colpa verso la casetta che lasceremo. Fabio ed Eleonora, i nuovi proprietari se ne sono innamorati appena l'hanno vista, tre giorni dopo che l'abbiamo messa in vendita. Forse non ero pronta. So che questi due ragazzi sono le persone giuste. E so che tutto andrà bene. Passo dopo passo. Come ho cercato di spiegare ai bambini questa casetta è felice quando può accogliere le famiglie dove ci sono bambini piccoli, perchè li aiuta ad imparare a camminare, giocare, parlare , come se fosse un piccolo nido. E ora noi siamo pronti per cercare un altro nido un po' più grande così che Eleonora e Fabio possano costruire il loro nella casetta. Lo hanno capito, abbiamo piantato bulbi, continuiamo ad annaffiare il giardino, continuiamo a prendercene cura fino al momento di consegnarla loro. Fino a quando non consegneranno a noi il nostro nuovo nido, vicino al bosco, con i nidi di rondine sotto al tetto, le ortensie e i lillà tra le erbacce, allo stato brado da cinque anni.
"mamma, siamo un po' come il paguro allora..." dice Ale sorridendo. Già!

giovedì 9 giugno 2011

lunedì 2 maggio 2011

Non sei tu a scegliere casa...

... è la casa che sceglie te. E quando la casa ha il potere di scegliere una intera famiglia non puoi tirarti indietro. Quasi per gioco, subito dopo la nostra gita ad Eurodisney, abbiamo cominciato a guardarci intorno, vedere se era il caso di avviare lavori di ristrutturazione alla nostra casetta o se era meglio trovare un'altra soluzione... per gioco, appunto perchè soprattutto io di andarmene da qui non ne avevo proprio l'intenzione. Dopo qualche appuntamento e un po' di case, tante case a dirla tutta, ci ritroviamo a stasera: la nostra casetta venduta, una proposta di acquisto accettata, gli scatoloni da preparare e un trasloco da organizzare con tanto di cambio scuola, punti di riferimento, perchè la nuova casa, selvaggiamente trascurata da più di 5 anni, ci porterà via dal mare per accoglierci con un abbraccio collinare ... Ci saranno lavori da fare, erbacce da strappare, intonaci da stendere, muri da imbiancare... nervi da calmare... ma quando l'ho vista le ho sussurrato " tranquilla, ora siamo a casa..." Sempre se ci concedono il mutuo! Poi vi farò sapere come è andata. Baci!

giovedì 10 marzo 2011

febbraio, tra il carnevale ed Eurodisney



Poche parole, qualche foto, freddo, pioggia, febbraio ci ha regalato molte emozioni...










Gabbi





















mercoledì 5 gennaio 2011

Ogni sera tre cose.

Bene! Mi sono persa il natale, il nuovo anno, perderò la Befana.
Ma solo virtualmente.
Intanto retroattivi auguri a tutti, spero che questi giorni di festa vi stiano donando ciò che più desiderate.
Nella mia letterina per Babbo Natale ho chiesto coraggio, complicità e pazienza. Coraggio per quando indosso la divisa e per non desiderare di toglierla. Complicità con Gianc mio marito e padre dei miei figli. Pazienza perchè sono una mamma e di pazienza non ce n'è mai abbastanza. Che dire... Babbo Natale esiste!
Queste ultime settimane le abbiamo trascorse tra gli impegni di lavoro e la famiglia. Ale e Vale hanno imaprato a giocare a tombola e con le carte, abbiamo mangiato da schifo ma con gusto, i nonni hanno fatto il "pieno" di figli e rispettivi nipoti. Nessun litigio, solo risate. In maniera discontinua, certo, per via dei miei turni al lavoro ma , tutto sommato, è andata bene. Sono anche riuscita a terminare il mio regalo swap per Carmen in tempo ( posterò quanto prima le foto )!
E domani mattina dolcetti e latte e cioccolato saranno la nostra colazione della befana... Il tempo passa in fretta. Avete anche voi delle vostre epifanie quotidiane? Sono quelle cose, gesti, piccoli rituali non molto importanti ma che vi fanno sorridere dentro... non so, ad esempio la prima tazzina di caffè della giornata o la schiuma nella vasca da bagno... il bacio della buonanotte a tuo figlio, il raggio di sole del tramonto riflesso per 10 secondi sull'albero di natale, le decorazioni che anno dopo anno aggiungi alla tua casa... cose così non fondamentali ma che rendono la giornata speciale. O anche solo un attimo. Un po' come i doni della Befana, non ti aspetti grandi cose da lei, povera vecchietta ricoperta di stracci, in fondo già è tanto che ti porta dolci e frutta oltre al carbone, però magari nella calza ci trovi un bel paio di calzettoni caldi o un dolcissimo bagnoschiuma allo zucchero a velo : non ti cambiano la vita ma una caramella, piedi caldi e bagno profumato un sorriso almeno te lo strappano... Ne abbiamo un'infinità di epifanie quotidiane. E ogni giorno potrebbero essere diverse se solo ci fermassimo ad ascoltare con tutti i nostri sensi. Ne basterebbero cinque, forse anche tre al giorno, appuntate da qualche parte. E se proprio siamo a corto di idee ci sono gli "intramontabili" come la salute, un figlio rientrato a casa la sera, nessun alieno venuto a conquistare il nostro pianeta... non sono epifanie perchè sono cose troppo importanti? Forse è vero ma la vita va avanti, si sopravvive o si reinventa la propria quotidianità per non morire. E il quotidiano ha inizio nel momento in cui apri gli occhi e ti devi alzare per andare in bagno a fare la pipì: i calzettoni fanno comodo sul pavimento freddo. Poi un bel caffè fumante non ci sta mica male, no?!
Allora chi sta con me? Serve solo un quaderno, il più invitante e carino che trovi. Bada al tessuto, al disegno della copertina, alla consistenza della carta. E' a righe o a quadretti? Tutto bianco o ha le pagine colorate? Lo hai comprato o lo hai confezionato tu? Ora passa alla matita o alla penna o ai colori: scegli e vai. Hai tutto quello di cui hai bisogno. Ogni sera tre cose.
Fammi sapere.
Gabbi

venerdì 26 novembre 2010

Grazie per...

Grazie per ieri, oggi e domani.
Grazie per Maia,
piccola gattina entrata a far parte della nostra famiglia.
Grazie per la luce che brilla negli occhi di Alessandro
e per la tenerezza dei suoi sorrisi.
Grazie per Valerio
che in questi giorni mette a dura prova la mia pazienza.
Grazie per le confidenze di un'amica.
Grazie per Gianc.
E per molto altro ancora.
Grazie.